Ho sentito per la prima volta le due parole Tempi e Metodi quando a 16 anni, alle superiori, nell’ora di Tecnologia Meccanica si sono presentati in
classe due professori contemporaneamente: il Prof. Polacchini e il Prof. Corbari; li ricordo con piacere, rivedo le loro fisicità: Polacchini era alto magro, sempre elegante, nel suo consueto abito rigato grigio; era il teorico, sembrava un libro; parlava di numero di giri, di avanzamenti, di tempi di preparazione ecc. con una velocità nell’espressione e una sicurezza straordinarie e in quei momenti di spiegazione ne usciva spesso con termini dialettali mantovani. Corbari quasi un suo contrario, basso, robusto con una pancia simpatica che male veniva contenuta dai pantaloni; parlava molto più lentamente, sembrava quasi in soggezione al cospetto del suo collega, ma conosceva il funzionamento delle macchine utensili in maniera superlativa.
Perché due professori, cosa insolita: ci è stato spiegato che le nuove figure o tecnici necessari alle industrie dovevano cambiare; dovevano conoscere molta più “teoria” ma senza tralasciare le conoscenze del lavoro pratico, “manuale”. Leggi il resto dell’articolo »
Siamo un fornitore leader di valvole specializzati per le industrie del petrolio, del gas, chimico e petrolchimico. I clienti utilizzano le nostre valvole nelle applicazioni di servizio più severe, in cui l’integrità e le prestazioni di sicurezza sono fondamentali. I nostri tecnici hanno le competenze e l’esperienza per fornire consulenza su problemi complessi di controllo del flusso.
A partire dal 1934 Egro si caratterizzata per uno straordinario know-how nella progettazione e produzione di macchine superautomatiche. Dall’anima tecnologica della società svizzera deriva il pay-off “Swiss Coffee Technology” assoluta garanzia dell’alta professionalità elvetica nello sviluppo di prodotti altamente automatizzati.
E’ l’inizio della produzione di macchine della Metallwarenfabrik Egloff che riconferma lo spirito pionieristico e lungimirante di un’azienda che affonda le sue radici in una profonda conoscenza delle proprietà dell’alluminio e dello stagno. Nel 1972 l’offerta Egro si arricchisce di un nuovo importante prodotto: la macchina “Micado” completamente automatica.
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Dal 1927 Rancilio lavora con passione per salvaguardare e diffondere la cultura dell’espresso italiano in tutto il mondo. Tutto questo è “Coffeeing the World”. Esportare ovunque una filosofia aziendale che non è solo tecnologia, ma talento, sensibilità e ingegno. Essere messaggeri del MADE IN ITALY in tutto il mondo attraverso un connubio vincente di marchi distintivi dal forte appeal emotivo è ciò che contraddistingue l’approccio al mercato delle macchine professionali per il caffè. L’obiettivo è quello di offrire un servizio globale ed esclusivo ai partner aziendali, seguendoli passo dopo passo per creare un legame unico e indissolubile.
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Ero giovane quando iniziai la mia avventura nel mondo del lavoro e mi resi conto quasi subito, di alcune cose: che pur avendo avuto una buona preparazione teorica e tecnica e anche se dotato di una discreta capacità manuale, le realtà oggettive che non sapevo erano tante.
Sentivo termini nuovi che la scuola non mi aveva mai insegnato, perché erano termini non generici, ma legati al contesto nel quale ero inserito.
I termini o i metodi di lavoro erano infatti legati a quel mondo; mi sono trovato a discutere con persone che altro non avevano visto, che quell’ambiente, e che di quell’ambiente tutto conoscevano.
Ho quindi imparato gli usi e i metodi in atto, senza discuterli, all’inizio, anche perché non li conoscevo.
Mano a mano che imparavo e mi ambientavo, incominciai a fare delle domante, a criticare certe dinamiche e a proporre modifiche, cercando di mettere a frutto quanto avevo imparato a scuola; a quel punto mi sono accorto che: “ogni metodo potrebbe essere migliorato, se ci fosse la disponibilità da parte di chi ha sempre fatto in quel modo, di mettersi in discussione”. Leggi il resto dell’articolo »
di Giorgio Andreani
In quale modo le Risorse contribuiscono alla fabbricazione del Prodotto?
Quanto ogni risorsa interviene direttamente nel Ciclo Produttivo?
In questo documento voglio parlare dei Tempi Fuori Controllo, (TFC), per sottolineare quanto essi siano importanti, quindi da non sottovalutare e di come sia possibile, attraverso un utilizzo mirato dei numeri raccolti in produzione, con le Schede Macchina e le Schede Attività nei Reparti, (vedi in area Documenti del Sito), conoscerli, dividerli, elencarli e quantificarli.
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Consulenza di Giorgio Andreani – Servizi – Software
Analisi del Costo – Tempo e Metodo di Lavoro
Controllo e Organizzazione del Processo di Produzione
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Forse è più appropriato parlare di “Riorganizzazione” dell’Organizzazione della Produzione, perché ogni Azienda che produce, per il solo fatto che opera, una minima, anche se spesso non appropriata, Organizzazione deve averla.
Come possiamo testare l’Organizzazione della Produzione di un’Azienda?
Possiamo forse dire che: siccome lavoro c’è ne tanto, gli utili sono buoni, la Ditta è bene organizzata?
Possiamo forse dire che: siccome il Gruppo Dirigente che con le sue imposizioni o direttive coordina le Risorse è il maggiore responsabile degli effetti prodotti?
Oppure possiamo forse anche dire che: degli effetti prodotti, sono responsabili i vari Operatori che hanno eseguito “bene” o “male” le imposizioni o direttive del Gruppo Dirigente?
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di Giorgio Andreani
La mia attività mi porta spesso a Confronti diretti con Persone a me sconosciute, in ambienti molto diversi tra loro, ma soprattutto a contatto con gruppi di Risorse (persone) con abitudini, consolidate nel tempo e rese intoccabili anche perché, spesso, sono sottoscritte in compromessi anche di vecchia data, tra Direttori di Stabilimento e Rappresentanze Sindacali; inoltre ogni gruppo assuefatto è composto da singoli che con le loro differenti sensibilità reagiscono e si offrono in maniera difforme alle regole in atto e in maniera ancora più diversa alle novità.
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Oltre il toytismo, un cammino percorribile?
Un mio piccolo contributo . . . leggendo qua e là . . . scritti di Maurizio Canauz
Rispetto al taylorismo e a al toytismo la filosofia produttiva che è alla base del World Class Manufacturing ha, a mio parere, un minore impatto innovativo.
Essa si basa, infatti, su alcuni approcci già noti che ne costituiscono l’ossatura, tra cui il Just in- Time (JIT), il Total Quality Management (TQM) ed il coinvolgimento dei dipendenti o Employee Involvement (EI).
Analizziamo brevemente, ad esempio, il rapporto tra Jastin – time e Word Class Manufacturing. Leggi il resto dell’articolo »
Un mio piccolo contributo . . . leggendo qua e là . . . Maurizio Canauz
Sebbene già negli anni 1970 autori quali Kern e Schumann iniziano a sostenere il superamento del taylorismo e del fordismo postulando che fosse ormai prossima la fine della divisione del lavoro, grazie soprattutto all’introduzione delle tecnologie informatiche, in realtà fu solo negli anni ‟80 che si iniziò concretamente a mettere in discussione queste forme organizzative con l’introduzione del cosiddetto modello giapponese.
Tale modello nato in Giappone è stato poi adattato, in poco tempo, da molte grandi aziende occidentali per fronteggiare le nuove sfide del mercato con la convinzione che sarebbe stato di ausilio nel migliorare: organizzazione, efficienza e produzione.
Il nucleo della teoria taylorista venne pesantemente intaccato e il suo modello fu soppiantato da una nuova teoria, almeno in apparenza, più efficace e maggiormente incentrata sull’individuo.
In altre parole si proponeva una nuova teoria, almeno in via teorica, più antropocentrica. Leggi il resto dell’articolo »
Un piccolo contributo . . . leggendo qua e là . . .
John Maynard Keynes è stato un economista britannico e, come tale, viene considerato uno dei più grandi del XX secolo. I suoi contributi alla teoria economica hanno dato origine a quella che è stata definita “rivoluzione keynesiana”. Con la sua teoria, infatti, sovverte l’idea ottimistica degli economisti classici e neoclassici, che sostengono che il sistema economico capitalistico è sempre in grado di riequilibrarsi automaticamente e di garantire la massima occupazione possibile.
Egli invece afferma la necessità dell’intervento pubblico nell’economia con misure di politica fiscale e monetaria, qualora un’insufficiente domanda aggregata non riesca a garantire la piena occupazione. Leggi il resto dell’articolo »
Un piccolo contributo . . leggendo qua e là . . scritti di Maurizio Canauz
Taylorismo e Fordismo
Questo abbinamento tra i principi di Taylor e l’applicazione fattane da Ford mi permette di sottolineare come, per quanto spesso sovrapposti, taylorismo e fordismo rappresentino due fenomeni diversi.
Il taylorismo, infatti, riguarda specificatamente l’organizzazione del lavoro, suo vero ed unico interesse di analisi e di studio, mentre il fordismo ha una influenza diretta sulla società, “esce” quindi dal cancello della fabbrica per entrare in un mondo più vasto.
Questo avviene sia aumentando l’offerta di prodotto spesso a prezzi più contenuti, sia aumentando i salari e quindi la possibilità di acquisto degli operai nel frattempo diventati più efficienti. Leggi il resto dell’articolo »
Un mio piccolo contributo . . . leggendo qua e là . . .
Henry Ford nacque a Springwells Township, Michigan, il 30 luglio 1863, da William e Mary Ford, primogenito di sei figli. Cresciuto in una prospera fattoria a conduzione familiare, venne educato in una piccola scuola con una sola aula, mostrando fin dall’inizio un precoce interesse per la meccanica. Interesse che gli permise di guadagnarsi, nel tempo, il titolo di “uno dei più grandi industriali al mondo”.
Nel 1913 Ford applicò ad Highland Park per la prima volta la “catena di montaggio”
Il concetto di catena di montaggio nasce già dai primi anni dell’800, nei cantieri della marina militare britannica, ad opera dell’ingegnere Marc Isambard Brunel.
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Un piccolo contributo . . leggendo qua e là . . scritti di Maurizio Canauz
Frederick Winslow Taylor nacque nel 1856 in Pennsylvania in una famiglia agiata.
Brillante studente, inizialmente destinato agli studi presso l’università di Harvard, a causa della sua salute cagionevole, fu costretto a cercare opportunità formative alternative.
A diciotto anni nel 1874 divenne un apprendista operaio, sperimentando direttamente “sul campo” le dure condizioni delle fabbriche dell’epoca.
Con estrema determinazione riuscì ugualmente a laurearsi in ingegneria, grazie agli studi serali; i suoi interessi si concentrarono da subito sulla organizzazione aziendale.
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Un piccolo contributo . . leggendo qua e là . . scritti di Maurizio Canauz
Può essere definita un Raggruppamento Sociale intenzionalmente costituito con una struttura appropriata per il raggiungimento di fini specifici, essa nasce dall’esigenza di unificare in modo coordinato i singoli sforzi al fine di raggiungere più facilmente l’obiettivo posto.
Tale struttura organizzativa è l’espressione del principio della divisione del lavoro con un elevato grado di specializzazione produttiva;
Possiamo dire che lo Stato rappresenta la principale Organizzazione, all’interno dello Stato o parallelamente, operano altre importanti organizzazioni, quali: le Scuole, i Centri di Culto ecc. ma per quanto ci interessa, soprattutto, le Imprese.
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Giorgio Andreani
Alcuni cenni tratti da documento
di Paolo Senni
. . . . La produzione deve essere vista come un sistema che comprende tutti coloro che interagiscono nell’erogazione del servizio: operatori e utenti . . .
W. E. Deming (1900 – 1993).
Il cliente-utente è la parte più importante del processo di erogazione del servizio, che senza di lui non ha ragione di esistere.
Le organizzazioni devono instaurare rapporti di collaborazione sia con i clienti sia con i fornitori per il miglioramento continuo del servizio offerto e per la riduzione degli errori e degli insuccessi.
Qualsiasi processo può essere visto come un ciclo che ha quattro momenti:
plan (progettare, pianificare),
do (agire, realizzare),
check (controllare) e
act (stabilizzare o correggere e riavvio del ciclo di intervento).
L’idea di ciclo non è nuova e, come si sa, proviene dalla ricerca scientifica, che utilizza lo schema ipotesi-attuazione-verifica-nuova ipotesi e, come è altrettanto noto, è insito nella natura e nelle leggi che governano il mondo.
Deming costruì il ciclo che denominò “ruota”
partendo dalle fasi reali del processo industriale, inserendo, però alcune operazioni, che traducevano la logica della ricerca:

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Giorgio Andreani
L’allestimento di una Linea di Assemblaggio è un compito importante e molto delicato. E’ sempre necessario avere le idee chiare sui numeri di Prodotto Finito che si vorranno in uscita per Turno di Lavoro e anche sul numero di Risorse che si vorranno utilizzare in Linea, nelle Postazioni predisposte.
Anche quando si è deciso sui “numeri” e quindi progettato con cura quante Postazioni e quante Risorse si vogliono utilizzare, capita spesso, per sopraggiunte nuove esigenze, di dover modificare il Ciclo di Lavorazione che comporta conseguenti variazioni delle Tempistiche, oppure, potrebbe esserci la necessità di aumentare o diminuire i Numeri in Produzione.
Se diamo per scontato, in questa fase, che ogni Postazione sia Attrezzata e Alimentata in modo ottimale, l’unica cosa possibile per variare i Numeri in Uscita è quella di aumentare o di diminuire il Ritmo della Catena, aumentando o diminuendo in % ogni Tempo assegnato per le Attività di Ciclo che impegnano ogni Risorsa, e anche di cambiare se necessario il numero stesso delle Risorse.
Gestione e Bilanciatura della Linea di Assemblaggio
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di Giorgio Andreani
Una delle richieste che più mi vengono formulate quando sono contattato dai Responsabili di Produzione delle più svariate Realtà Produttive, è la seguente: < . . abbiamo Risorse che contribuiscono alla Produzione, nel rispetto del Ciclo Imposto e vorremmo controllare se le Tempistiche assegnate possano essere considerate ottimali o se debbano essere riviste e modifiche . . vorremmo il parere di una persona esterna . .>
Perfetto, la mia formazione e preparazione, mi permette di sentirmi adatto a soddisfare il bisogno espresso e rassicuro l’interlocutore del momento che possiamo iniziare una produttiva collaborazione. Leggi il resto dell’articolo »
Nella mia nuova veste di Responsabile della Ditta:
“Tempi&Metodi di Giorgio Andreani”
Ricordo alcune delle Competenze Personali che mi permettono di Offrire Servizi e Professionalità:
esperienza: Rilevamento delle Tempistiche in Lavorazione nelle più diverse Attività, con inserimento delle Percentuali di Riposo;
esperienza: Progettazione e Realizzazione di Software per la Gestione dei Tempi Rilevati;
esperienza: Critica Costruttiva al Ciclo di Lavorazione in essere ed eventualmente Proposte di Modifica;
esperienza: Controllo delle Metodologie e Rilevamento delle Tempistiche nelle Linee di Assemblaggio;
esperienza: Software Specifici per Simulazioni di Carico sulle Linee di Assemblaggio che permettono di vedere in tempo Reale la Saturazione delle Postazioni e del numero di Risorse impegnate;
esperienza: Software Specifici per ottenere in Tempo Reale la Modifica della Suddivisione delle Operazioni per Postazione, in Conseguenza al cambiamento del numero di Risorse impegnate in Linea.
esperienza: Software Specifici per la Gestione delle Metodologie e delle Tempistiche in Linee di Assemblaggio alimentate da Tipologie diverse di Modelli;
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Il modo di Gestire la Produzione di Giorgio Andreani
In “Tempi & Metodi di Giorgio Andreani”, tutta l’esperienza e la professionalità di un Tecnico di Produzione viene offerta per migliorare la Produttività dei Reparti, nelle Medie Industrie dove vengano eseguite Lavorazioni o effettuate Movimentazioni di Ogni Genere.
Ecco il mio modo di concepire la Gestione della Produzione: i vostri Cicli di Lavorazione in uso saranno ricontrollati, (da persona esterna e quindi non “inquinata” da abitudini, ormai consolidate e quindi non più soggette a critiche); nei Cicli, verranno riviste le suddivisioni esistenti in Operazioni e Fasi; di ogni Movimentazione ne saranno rilevate le Tempistiche, utilizzando Cronometro o Videocamera, in accordo con i Responsabili Interni e anche con i Rappresentanti Sindacali; saranno anche evidenziati i T.F.C. o Tempi Fuori Controllo, che normalmente sono ignorati e che ritengo invece debbano essere tenuti in considerazione perché contribuiscono in maniera forte ad aumentare il Tempo Unitario del Prodotto; ad ogni Tipologia di Lavorazione, verrà collegato la percentuale per il Fattore Riposo che influenzerà ogni Tempistica Rilevata.
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Collegamento a Nordica Extraflame
Una vita dedicata al riscaldamento.
Il gruppo La Nordica-Extraflame, rappresenta bene quello che nel nord-est Italiano è una caratteristica vincente: la passione e il duro lavoro. L’ innovazione e la ricerca costante sui prodotti, anche in un settore “tradizionale” hanno premiato il gruppo industriale con un incremento significativo della quota di mercato e di distribuzione in 20 paesi del mondo. Leggi il resto dell’articolo »
![RTEmagicC_isri.gif[1]](http://www.analisideicosti.it/wp-content/uploads/2013/08/RTEmagicC_isri1.gif1_1.gif)
Collegamento a Isringhausen
Isringhausen è leader mondiale nello sviluppo e produzione di sistemi di sedute innovativi per veicoli commerciali e molle tecniche. I nostri prodotti sono utilizzati in camion, autobus e macchine movimento terra. 49 stabilimenti in 20 paesi formano la spina dorsale della nostra infrastruttura di produzione. Il Gruppo Aunde con il suo brand Aunde, ISRINGHAUSEN e ESTEBAN comprende 86 stabilimenti in 25 paesi.
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di Giorgio Andreani
Il termine assemblaggio deriva dall’inglese “to assemble” con il significato di mettere insieme, unire.
In Italiano conserva pienamente tali significati, e in senso più lato significa unire più parti (generalmente predisposte) per ottenere un tutt’uno omogeneo e coerente, con una propria identità fisica e funzionale.
Esempi tipici: l’assemblaggio di una lavatrice, di un computer, di un frigorifero, di un’autovettura ecc.
Quella che in inglese è una “assembly line” è per noi la classica “catena di montaggio”, tipica delle case automobilistiche; io preferisco il termine “linea dedicata” all’assemblaggio.
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di Giorgio Andreani
. . . . . Sicuramente i metodi in “uso” producono bassi costi di produzione, ma siamo sicuri che non possano essere: meglio controllati, studiati e modificati . . . . .
. . . . è indubbio che esistano dei grossi margini di miglioramento della resa produttiva ma è indispensabile che venga superata l’amatorialità dei Responsabili nei vari settori interessati alla Produzione, attraverso lo studio scientifico del lavoro e la cooperazione tra Dirigenza Qualificata e Operai Specializzati . . . .
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Cosa Sono e Quali Sono i Servizi Offerti.
Da qualche anno metto a disposizione le mie capacità professionali collaborando con i responsabili della produzione in diverse aziende, per migliorare i cicli produttivi ed ottimizzare il posto di lavoro nei reparti, al fine di ridurre gli sprechi e di eliminare tutti i costi non giustificati.
Alcuni dei Servizi: Individuazione dei Centri di Costo,
Controllo dei Centri di Lavoro
Organizzazione del Lavoro nei Centri
Controllo dei Metodi di Lavoro
Corsi di Programmazione per Macchine a Controllo Numerico
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